Altro giro, e altra cena squisita: sempre una fondue, ma questa volta non la classica fonduta mongola tipica di Pechino e dintorni, bensì la “hot pot” molto di moda nel sud della Cina, specie tra i giovani. Il termine gioca sul fatto che non solo si tratta di un liquido caldo dove cuocere i vari bocconi, ma anche che quel liquido, oleoso, vede galleggiarvi sopra una gran quantità di peperoncini e grani di pepe di Sichuan. In effetti, il pentolone è diviso in due parti, con a lato dell’infernale intruglio anche un liquido che assomiglia a brodo, molto meno piccante del primo, ma è disonorevole usarlo! 



Lo mi sono armato di yogurt da bere (la capsina - o capseina – ovvero l’elemento urticante del peperoncino, è liposolubile: è inutile bere acqua per alleviare il bruciore, ma qualunque grasso, invece, funziona bene), ed ho affrontato a palato fermo la sfida. Ha vinto il peperoncino, ma l’onore è salvo. Il tutto nella stessa zona di ieri, bellissima, così che ho avuto anche modo di impararne la storia, apprendendo che lo stile europeo deriva dalla colonizzazione francese ed inglese andata avanti fino al 1911, e seguita alla famigerata “guerra del tè” (se, noi “occidentali”, quando guardiamo con sospetto agli stranieri, ripensassimo prima ai danni che abbiamo fatto nella storia, capiremmo meglio le loro ragioni), ovvero il conflitto grazie al quale gli inglesi imposero, a suon di cannonate della flotta mandata all’uopo, che i cinesi si aprissero al commercio con l’occidente.

E ora il bridge, dove è infuriata ben altra battaglia, con le nostre squadre impegnate più a prenderne che a darne. Liquido subito i Senior, i quali hanno vinto di 8 (Polonia), 3 (Hong Kong) e 11 IMP (Cina Taipei) tutti e tre gli incontri di giornata, ma, come dicono gli inglesi, si è trattato del più classico “too little, too late”, buono solo per qualche rimpianto, visto che sono ora quattordicesimi, 6 VP sotto media, ed a 32 VP dalla qualificazione. Concluderanno con USA 1 e Olanda, e sarà difficile agguantare la media.

Ben altro titolo merita la squadra mista, che aveva bisogno di un miracolo, e si è data da fare per ingraziarsi gli dei, risalendo fino a -16 dall’empireo grazie a due sonanti vittorie, alle quali è però seguita un’inopinata sconfitta contro la modesta India. Ma è ancora lecito nutrire speranze, seppure molto piccole, e ad alimentarle c’è il calendario: ci mancano Marocco e Tailandia, non certo irresistibili.

E infine l’Open, formazione dalla quale arriva la nota più dolente, visto che i nostri sono scivolati al nono posto, ed ora non sono quindi più padroni del loro destino, appesi, come sono, ai risultati delle squadre che ci precedono. Gli azzurri hanno iniziato liquidando l’Egitto con un perentorio 40-1, ma chiamati ad affrontare due formazioni di rango come Polonia e Olanda hanno perso in entrambi i casi. Questo vuol dire che delle otto squadre che ci precedono ne abbiamo battuta solo una, la Norvegia (di 5 IMP): un dato davvero poco incoraggiante. In tutto l’arco del campionato ci siano fatti notare in negativo per la pessima prestazione a livello di slam, mancandone moltissimi facilmente chiamati quasi altrove. Ci mancano la Nuova Zelanda, che, decima, è l’ultima delle possibili papabili, e l’Argentina. Inutile dire quanto importante, e difficile sia il primo match, mentre il secondo ci vedrà davanti una formazione ampiamente demotivata.

Al di fuori, ho detto solo fino alla decima  squadra c’è contesa per i posti al sole, ma in realtà le prime tre sono certamente troppo in alto, oramai, per nutrire preoccupazioni, ed anche Norvegia ed Olanda, che seguono, dovrebbero fare disastri per rientrare nel mucchio. Ma tra l’Italia, nona, e la Polonia, sesta, ci sono solo 3 VP, e la Nuova Zelanda è appena 9 VP più sotto.

 Ben più profonda è la classifica della D’Orsi Cup, dove tutto è possibile fino alla dodicesima, USA 1, e nessuna è ancora davvero certa della salvezza. Per scaramanzia, devo poi dare chance nel misto fino all’Italia, quattordicesima, ma nel settore qualche formazione al sicuro c’è: direi fino alla Romania, terza, con le ulteriore tre che la seguono messe molto bene.

Nella Venice Cup la sola Cina, staccatissima al comando, è certa di un posto tra le prime otto, e forse anche la Norvegia, seconda, ma tra la terza e la decima ci sono 17 VP: sarà una battaglia all’ultimo sangue.

Di seguito le quattro classifiche parziali:

1

  USA 1

296.94

2

  SWEDEN

296.28

3

  CHINA

283.51

4

  NORWAY

277.33

5

  NETHERLANDS

268.63

6

  POLAND

254.77

7

  ISRAEL

253.63

8

  ENGLAND

253.42

9

  ITALY

251.19

10

  NEW ZEALAND

242.44

11

  AUSTRALIA

227.98

12

  CHINA HONG KONG

212.48

13

  INDIA

203.84

14

  CANADA

201.81

15

  USA 2

197.17

16

  CHILE

189.45

17

  INDONESIA

188.23

18

  SINGAPORE

177.01

19

  RUSSIA

175.34

20

  ARGENTINA

163.04

21

  EGYPT

146.31

22

  BANGLADESH

133.15

23

  GUADELOUPE

91.82

24

  MOROCCO

42.23

 

1

  INDIA

268.82

2

  USA 2

259.67

3

  DENMARK

254.34

4

  ENGLAND

247.07

5

  CHINA

245.21

6

  FRANCE

244.94

7

  CHINESE TAIPEI

240.22

8

  NETHERLANDS

236.34

9

  TURKEY

234.22

10

  SWEDEN

228.55

11

  POLAND

228.12

12

  USA 1

226.03

13

  AUSTRALIA

206.71

14

  ITALY

204.37

15

  CANADA

204.18

16

  NORWAY

195.19

17

  IRELAND

195.08

18

  JAPAN

192.71

19

  CHINA HONG KONG

183.63

20

  INDONESIA

177.54

21

  U.A.E.

148.18

22

  NEW ZEALAND

140.93

23

  BULGARIA

140.05

24

  REUNION

130.15

 

1

  ENGLAND

281.66

2

  USA 2

278.91

3

  ROMANIA

266.35

4

  CHINA

261.27

5

  RUSSIA

261.16

6

  FRANCE

259.11

7

  LATVIA

249.43

8

  USA 1

240.87

9

  SWEDEN

236.62

10

  DENMARK

229.31

11

  INDONESIA

229.11

12

  POLAND

225.87

13

  CHINESE TAIPEI

225.53

14

  ITALY

224.33

15

  AUSTRALIA

208.51

16

  BRAZIL

203.25

17

  THAILAND

187.91

18

  INDIA

172.73

19

  CANADA

169.85

20

  EGYPT

157.98

21

  NEW ZEALAND

153.84

22

  BARBADOS

129.31

23

  MOROCCO

108.71

24

  PAKISTAN

72.13

 

1

  CHINA

282.60

2

  NORWAY

267.52

3

  USA 1

259.54

4

  POLAND

258.91

5

  SWEDEN

254.26

6

  ENGLAND

253.83

7

  JAPAN

253.52

8

  NETHERLANDS

253.34

9

  USA 2

244.88

10

  CANADA

242.85

11

  SCOTLAND

225.67

12

  RUSSIA

224.63

13

  FRANCE

223.89

14

  CHINESE TAIPEI

220.49

15

  DENMARK

214.53

16

  NEW ZEALAND

195.09

17

  BRAZIL

192.32

18

  CHINA HONG KONG

179.26

19

  AUSTRALIA

171.46

20

  PAKISTAN

149.10

21

  INDIA

142.99

22

  TUNISIA

117.73

23

  SOUTH AFRICA

104.58

24

  TRINIDAD & TOBAGO

100.01