E luce fu! L'astro diurno è finalmente tornato a splendere su Ostenda, dopo molti giorni nei quali il Dio sole aveva evidentemente sonnecchiato invece che mettersi alla guida del suo carro di fuoco. Questa mattina alle sei, ora abituale di abluzioni per chi, come me, è abituato a svegliarsi alle 5.30 in qualunque parte del mondo, la visione dell'orizzonte era semplicemente mozzafiato: colori pastello sfumati dal grigio all'azzurro fusi insieme nell'immensità dell'oceano di fronte (copio da "La bambina portoghese", naturalmente). Non ho resistito, e sono andato a passeggiare a piedi nudi sulla spiaggia per una buona mezz'ora.

Ritemprato da tanta bellezza, vorrei, come dice Montale, sentirmi ora "scabro ed essenziale", ma devo invece riprendere in mano "il coltello che recide", e raccontarvi la giornata di ieri al meglio, magari andando a ricercare la "piccola stortura d'una leva" in una licita, un gioco o controgioco. Eh sì, "altro fui", e sono.

Lasciando ora la poesia - con immenso dispiacere - passiamo al gioco del bridge, al quale pur devo di avermi portato fino a qui, come in tante lande del mondo, e cominciamo come d'obbligo e d'abitudine dalle signore.

Le nostre portacolori hanno iniziato decisamente con il piede sinistro, perdendo seccamente all'esordio contro la Norvegia per 7-38, tradotto in 3.12-16.88, ma hanno poi risposto molto brillantemente allo scossone nervoso incassato con la sconfitta, battendo molto nettamente la Spagna (57-24, o 17.17 VP) e poi travolgendo la Germania 71-7, così infilando il primo cappotto comparso sul tabellone Women.

Tutto questo ci ha issato fino al quarto posto, appena davanti ad una delle favorite principali del torneo, la Svezia. Conduce l'altra beneficiaria dei favori del pronostico, la Polonia, seguita da Norvegia (come avevo detto alle nostre, la sconfitta contro le nordiche andava letta alla luce di quella contro un'avversaria di ottima qualità), e Scozia (le scozzesi, come ho ricordato ieri, sono pericolose, e papabili per un posto al sole).

Al di sotto, è partita maluccio la Francia, capace di perdere sia dal Belgio all'esordio che nel secondo turno dalla Finlandia, formazioni non certo tra le prime della classe, e che è ora nona, a addirittura disastrosamente ha cominciato l'Olanda, appena quart'ultima a dispetto di tre incontri contro avversarie di cabotaggio medio-basso. Non molto di meglio ha fatto l'Inghilterra, che si trova appena due posizioni più sopra, e male anche Turchia e Danimarca, entrambe di poco sotto media.

Oggi le signore giocheranno ben quattro incontri, così rimanendo padrone assolute del palazzo e di BBO nell'ultimo turno di giornata, e questo ci darà modo di vedere le azzurre contro l'Ungheria. Prima di quell'impegno, se la dovranno vedere contro la Danimarca in mattinata, e poi contro l'Inghilterra dopo pranzo, prima di osservare un turno di riposo (le squadre Women sono ventitre). A dispetto della partenza falsa, le due formazioni non sono certo da prendere sotto gamba, ovvero "timeo danaos et dona ferentes". Il turno più semplice è invece, almeno sulla carta, proprio l'ultimo.

Ecco la classifica:


Passiamo ora agli scazonti (niente parolacce, significa "zoppicanti", come ben sanno coloro i quali hanno sudato sui trimetri giambici, e tra questi ci sono, che io sappia, almeno due azzurri, Failla e Pulga, anche se hanno entrambi tradito i classici per la prosaica ingegneria). I "bianchi per antico pelo" (sopportatemi: quando prendo la via della letteratura è difficile fermarmi) hanno ben cominciato, battendo ampiamente l'Austria, ma si sono poi inceppati perdendo prima nettamente contro la Scozia (tutt'altro che una squadra peregrina, comunque), e poi impattando contro la Polonia (a -1). Hanno così racimolato 29.85 VP, un soffio sotto la media (16.58, 3.58, 9.69), e si sono attestati ad un deludente tredicesimo posto, ma pur sempre nell'ambito di una giornata sulla carta non così facile.

E' andata peggio proprio agli ultimi avversari di giornata: i polacchi imbottiti di campionissimi hanno prima perso dalla Francia - con loro la favorita del torneo -    e poi addirittura dalla Romania, che sebbene sia ora terza non rientrava certo nei pronostici della vigilia. Alquanto deludente anche la formazione transalpina, la quale, dopo la convincente prova d'esordio contro i baltici ed una bella vittoria contro la Danimarca, è incappata in una sonora sconfitta contro l'Ungheria.

Conduce la Norvegia, assai inattesa a questo livello, e poi segue l'Ungheria, decisamente più pronosticabile dei nordici, ma la strada è ancora così lunga, e così particolare è questa competizione, che sarebbe ridicolo mettersi ora a fare delle previsioni.

Ecco la classifica.


Per i nostri anziani ci sono oggi Danimarca, Belgio e Romania nell'ordine, per un programma che, almeno sulla carta, si presenta di difficoltà non più che media.

E - dulcis in fundo, o in cauda venenum a seconda di come si vogliano leggere i risultati di ieri - veniamo ora alla squadra Open.

Squadra Open che ha marciato ancora più lentamente di ieri (e qui abbiamo il "venenum"), ma che alla fine è rimasta dov'era grazie alla combinazione favorevole dei risultati (ed ecco il "dulcis"). In dettaglio, abbiamo vinto a malapena contro la Latvia (33-28, ovvero 11.48-8.52), perso dall'Ungheria (29-38, o 7.45-12.55, e a proposito: avevo erroneamente scritto che il secondo avversario di giornata sarebbe stata l'Estonia, andando dietro ad altro commento letto: me ne scuso)) e poi battuto di 1 VP la Russia (per 10.31 VP). Insomma, una giornata sotto media, e con molti errori banali, e qualche costosa incomprensione. In tanta mediocrità, che speriamo passeggera, una perla di Donati-Duboin:

Non sono stati in molti quelli capaci di chiamare slam - non è mai facile quando i punti sono pochi, e ciò che fa la differenza è la qualità delle carte alte e dei colori lunghi - ma i nostri sono stati tra questi, così permettendoci di ribaltare l'esito del match contro i russi. Ecco la sequenza:

Vi invito ad apprezzare in particolare due passaggi: il delicato 4F di Duboin, capace di dipingere perfettamente tutta yyla qualità delle sue carte, e la riapertura di Giovannino.

Come dicevo, il modesto risultato di giornata non ha influito più di tanto sulla classifica parziale, almeno in termini di posizione, perché secondi eravamo, e secondi siamo rimasti, ma il rallentamento ha fatto in realtà sì che molte delle attardate si siano portate a ridosso delle posizioni di pregio, ovvero, mancata la fuga, il gruppo si è ora ricompattato in vista della volta. E' il caso dell'Olanda, ora quarta ed a soli 3 VP da noi, e della Svezia, che staccatissima che era si ritrova adesso decima. Il campionato, a guardare la classifica è ora evidentemente spaccato in due, con tutte le migliori nella prima metà in una situazione di affollamento che lascia spazio quasi ad ogni risultato quando ancora deve essere girata la boa di metà gara (accadrà proprio oggi, durante il secondo turno, il diciassettesimo dei trentatre previsti).

Oggi cominceremo con la Turchia (incontro visibile su BBO), e poi Austria e, gran finale, la Svezia (anch'essa su BBO). I turchi erano partiti molto bene, ma ora viaggiano appena 4 VP sopra media. Sono una formazione pericolosa, e dunque niente è scontato. Gli austriaci stanno facendo il loro consueto campionato di ben poco aurea mediocritas, 11 VP sotto media, che rappresenta il loro standard. Li abbiamo sempre triturati, e speriamo che così vada anche oggi. Gli svedesi, inutile ripeterlo, sono pericolosissimi: i giovanissimi hanno superato l'iniziale ansia da esordio, e si sono messi a sparare le loro consuete bordate mettendone molte a segno. Sono imbattuti da sei turni e squadra da prendere con le pinze se ce n'è una. Il turno dirà molto sullo stato di forma delle due squadre, sempre, è ovvio, che le mani si prestino.

Ecco la classifica, sempre guidata dalla stirpe di Davide.