Giusto per buttarla lì, il tempo atmosferico rimane invariato (beh, non del tutto: ora ci sono goccioline d'acqua in sospensione anche quando non piove!), ma, sfortunatamente, anche quello all'interno del Kursaal ha subito un brusco peggioramento. Il barometro degli azzurri, fisso fin dall'inizio sul bello stabile, ha infatti virato bruscamente sulla pioggia, sebbene non ancora burrasca. Per fortuna, l'onda di maltempo ha contemporaneamente investito anche molte delle nostre avversarie più accreditate, cosicché abbiamo dovuto abbandonare la testa della classifica, ma solo per qualche spicciolo di punto.

Ve la faccio vedere subito, la classifica medesima, così possiamo poi ragionarci sopra.

I nostri hanno perso ieri sia il primo, che il terzo incontro, ed in entrambi i casi si è trattato di squadre in grande ascesa nel ranking, ovvero Grecia e Israele. Si è trattato di sconfitte abbastanza nette (3,42 contro gli ellenici, e 4,44 contro i figli di Davide), dato che, al di là del punteggio, abbiamo segnato un numero inusitatamente basso di IMP: 12 nel primo caso, e 22 nel secondo. E significativo al riguardo è stato anche il secondo match, quello contro la modesta Repubblica Ceca. Lo abbiamo infatti vinto, incassando 15,43 VP, ma concedendo ben 43 IMP agli avversari, ventinovesimi in classifica. L'analisi delle mani rivela ciò che già i punteggi fanno sospettare: molte incomprensioni tra le file dei nostri, ed in particolare nell'ambito di Bianchedi-Madala, ovvero una coppia collaudata che ha però avuto una giornata difficile, alle quali abbiamo potuto sopperire contro chi era disponibile a farci qualche regalo, ma non quando invece lo spessore degli avversari era maggiore. Sembrano invece intendersi Donati e Duboin, finora capaci di pochissime sbavature, e che marciano con ritmo regolare, senza troppi acuti, ma anche concedendo pochissimo. Più altalenanti Bocchi e Sementa, molto aggressivi in fase licitativa, iperattività che ha finora pagato ottimi dividendi anche al prezzo di qualche occasionale rovescio.

Per quanto attinente agli avversari di ieri, ed all'influenza sulla classifica generale, i greci erano una delle formazioni che avevo indicato come possibili papabili per il gruppo delle migliori otto, ed in effetti, dopo una partenza che più falsa non si può (un rotondo "0" all'esordio contro la Norvegia), si sono messi a pedalare di buona lena e sono ora decimi dopo tre sonanti vittorie consecutive. Sembrano quindi per ora confermare quanto di buono hanno fatto vedere l'anno scorso a Montecatini, ma proprio quel primo passo falso pesa ancora come un macigno sulla loro classifica. Tempo per migliorarla ne hanno comunque abbondantemente: tutto è ancora in fieri.

I miei amiconi israeliani - notoriamente Israele è il paese che ho visitato più di tutti, nell'ambito dei miei viaggi bridgistici: ben trentatre volte - sono saliti al terzo posto, una posizione al momento leggermente al di sopra delle aspettative, avendo messo il turbo da quando è arrivata la loro terza coppia, Amir Levin-Josi Roll. Oltre ad aver dovuto predentemente giocare in quattro, bisogna anche dire che questi due, insieme alle stelle Alon Birman e Dror Padon, rappresentano senza dubbio il quartetto migliore che il paese ebraico può mettere in campo (e non me ne vogliano Ilan Bareket ed Asaf Lengy: spero comunque che non sappiano leggere l'italiano). Proprio contro gli israeliani si è vista una delle mani dove è venuta fuori un'incomprensione tra Agustin e Alejandro. Dato che riveste un grande interesse tecnico, ve la faccio vedere, così che decidiate come vedreste voi la situazione nei panni dell'uno e dell'altro.

La licita è semplice: apre Ovest di 1P, Nord dice 2NT, Est salta a 4P e sull'ovvio 5F di Sud Ovest contra. Per molte coppie questo contro è punitivo (ben quattordici tavoli su 32 hanno visto il risultato finale di 5Fx +2, per 1150 punti nella colonna NS), ma non per i nostri (se fosse punitivo, sono certo che Madala, che giocava in Ovest, non l'avrebbe detto): indica invece una mano progressiva, disposta a giocare 5Fx con valori adatti in mano al compagno, al quale si chiede invece di togliere nel caso contrario. Bianchedi l'ha forse interpretato male (non credo), o molto più probabilmente ha ritenuto di avere abbastanza per tenerlo, e dopo l'attacco a picche sud ha ovviamente impacchettato tutte le prese. Se vi interessa, ad un quindicesimo tavolo la licita è stata identica, ma il Ceco Milan Makura ha attaccato a cuori, salvando qualche IMP (4 al posto di 11: nell'altra sala il contratto è stato giocato non contrato, come nel caso di Donati-Duboin).

Per fortuna, come dicevo all'esordio, non solo noi abbiamo marciato a tre cilindri (beh, diciamo due e mezzo): mentre battevamo i cechi, infatti, la Francia perdeva dal Galles, Monaco dal Portogallo, l'Olanda dal Belgio (e nettamente: 13-57), mentre la Norvegia vinceva di 4 miseri IMP contro la Spagna, e la Polonia di soli 2 IMP contro la derelitta Ucraina.

I baltici sono andati maluccio nella giornata, e certo il fattore stanchezza - ricordo che giocano in quattro - deve essersi fatto sentire. Al proposito, sembra ora possibile che la terza coppia raggiunga Ostenda, ma non prima di lunedì, e forse anche più tardi.

Per il resto, sta andando molto bene l'Islanda, ora quarta, e sono risalite sia l'Inghilterra che la Svezia, mentre la batosta con i belgi ha affossato l'Olanda.

La giornata di oggi è densa di appuntamenti di cartello, visto che nel primo turno (che comincia all'una: in mattinata si svolgono le elezioni per il nuovo consiglio EBL)  vedremo Svezia-Norvegia, Olanda-Bulgaria e Germania-Inghilterra (per noi, invece, la mediocre Romania), e nel secondo gli azzurri contro gli inglesi, Polonia-Germania e Francia-Olanda.

Veniamo adesso alle coppie. Tra le signore, Le nostre Baroni-Paoluzi sono partite benissimo, dominando la classifica per lungo tempo, ma hanno poi subito una brusca flessione prima di riprendersi ed attestarsi al terzo posto, un'eccellente posizione prima che parta lo sprint finale, le ultime ventuno mani che assegneranno le medaglie. Comandano due delle solite note, le polacche Kasia Dufrat e Justina Zmuda (molto note anche da noi, dato che si vedono spesso nei nostri campionati), e quarte sono le altre due baltiche Sarniak e Kazmucha. Terze le danesi Bilde e Rasmussen. Ecco il totale provvisorio:

 ZMUDA Justyna   DUFRAT Katarzyna POL - POL 59.7
 BILDE Lone   RASMUSSEN Helle DEN - DEN 56.72
 PAOLUZI Simonetta   BARONI Irene ITA - ITA 55.37
 SARNIAK Anna   KAZMUCHA Danuta POL - POL 55.31
 ZORLU Ferda   KOTAN Nilgun TUR - TUR 54.91
 ORAS Maarja   IHER Mirjam EST - EST 54.58
 HOLMOY Stine   ANJER Maja Rom NOR - NOR 54.11
 ROSSARD Martine   HUBERSCHWILLER Anne-Laure FRA - FRA 53.95
 HACKETT Barbara   GLADIATOR Anne GER - GER 52.42
10   PONOMAREVA Tatiana   DIKHNOVA Tatiana RUS - RUS 51.82
11   NORDGREN Maria   BERGLUND Agneta FIN - FIN 50.17
12   ERICHSEN Helen   BROWN Fiona ENG - ENG 50.08
13   CHEDIAK Virginia   SIVERTSVIK Ranja NOR - NOR 50.05
14   ARNOLDS Carla   KOLEN Sandra NED - NED 49.89
15   SYRAKOPOULOU Christina   STELLAKIS Diana GRE - GRE 47.93
16   ERKKILA Pia   AHONEN Hulda FIN - FIN 47.2
17   FERNANDEZ MENENDEZ Margarita   DE LORENZO Paula ESP - ESP 46.91
18   LYBAEK Astrid Steen   OPSAL Kari-Anne NOR - NOR 46.79
19   GROSS Susanna   BASA Marusa ENG - ENG 46.64
20   HELNESS Gunn   BLAAGESTAD Lise NOR - NOR 45.88
21   KELLY-ROGERS Mary   O'CONNELL Ann IRL - IRL 44.12
22   PIIBELEHT Ines   TAUBE Aire EST - EST 43.97
23   KOTRONAROU Anastasia   POLITOU Angeliki GRE - GRE 40.87
24   MAGIS Isabelle   FAIVRE Corinne FRA - FRA 40.62

Meno soddisfacenti i più attempati, visto che le nostre due coppia arrancano in posizioni modeste. Vediamo subito il parziale:

 TUSZYNSKI Piotr   PAWLAK Andrzej POL - POL 58.61
 KWIECIEN Michal   STARKOWSKI Wlodzimierz POL - POL 55.3
 SZYMANOWSKI Marek   BIZON Piotr POL - POL 54.63
 KOWALCZYK Stefan   SUCHARKIEWICZ Jan POL - POL 54.27
 GUILLAUMIN Pierre-Yves   SCHMIDT Pierre FRA - FRA 54.03
 KALISH Avi   ORENSTEIN Eitan ISR - ISR 53.76
 VOLDOIRE Jean-Michel   AVON Danielle FRA - FRA 53.09
 WITEK Marek   SOLTYSIK Wojciech POL - POL 52.04
 BUCHLEV Nedju   KEMMER Christoph GER - GER 51.59
10   VAN EIJCK Willem   GOSSCHALK Willem NED - NED 51.19
11   SZENBERG Stefan   WALA Wlodzimierz POL - POL 50.76
12   PULGA Ruggero   MINA Aldo ITA - ITA 50.66
13   KOWALSKI Apolinary   RUSSYAN Jerzy POL - POL 49.6
14   INCE Mehmet Ali   EKINCI Orhan TUR - TUR 49.31
15   LESGUILLIER Regis   MARLIER Jean-Louis FRA - FRA 49.25
16   SERGENT Denis   THABAULT Jean-Roger FRA - FRA 49.21
17   DEN BOER Henk   MEIJER Egbert NED - NED 49.19
18   GRENTHE Patrick   NAELS Patrick FRA - FRA 49.01
19   HERNANDEZ Maria Eugenia   CARRASCO Gabriel ESP - ESP 47.4
20   DRAGHICESCU Serban   STANCESCU Constantin ROM - ROM 47.39
21   LUCASSEN Ton   WALKER Rob NED - NED 45.45
22   BAMBERGER Johannes   GRUMM Susanne AUT - AUT 43.39
23   SABBATINI Stefano   COMELLA Amedeo ITA - ITA 43.33
24   BRAUNECKER Antal   HORNISCHER Gerhard AUT - AUT 36.55

Come si può vedere, galleggiano a metà classifica Mina-Pulga, mentre i romani sono incappati in una giornata davvero negativa. Davanti, un muro polacco, tipico della specialità e della categoria, largo ben quattro coppie, sbarra il passo alle posizioni di rincalzo, e non c'è da meravigliarsi: la prima coppia contiene un campione olimpico (Piotr Tuszyinsky), la seconda e la terza un campione del mondo a coppie open (Michal Kwicien e Marek Szymanowski, rispettivamente). Mica facile sfondarlo, quel muro.