Cartoline da Ostenda 2018 - I
Un
cielo plumbeo e gravido di pioggia aveva salutato l'edizione 2013 dei
campionati europei - quella volta nella loro versione "Open" - e uno
ancora peggiore accoglie questa nuova.
Al
mio arrivo qui, oramai quattro giorni fa, c'erano 29° ed un sole brillante, ma
presto il bellissimo mare di fronte ha cominciato ad avvolgersi di vapori, e
già nella serata di domenica tutto si è coperto, ed il tempo è andato
costantemente peggiorando.
Prima
ancora del 2013, Ostenda aveva ospitato un'altra edizione degli europei nel
2010 (ed altre ancora più indietro nel tempo, e di varia natura; persino io ho
giocato qui un'edizione dei Common Market Championships) , e nella circostanza
quella a squadre. Ricordo dolcissimo, perché quella fu l'ultima vittoria di un
ciclo epico, iniziato a Villamoura nel 1995, e caratterizzato da un dominio
azzurro pressoché assoluto: al titolo in terra portoghese si successero quelli di Montecatini (1997), Malta (1999), Tenerife (2001), Salsomaggiore (2002), Malmoe
(2004) e Varsavia (2006). La striscia si interruppe a Pau, dove, in circostanze
disagiate, non sapemmo fare meglio del quinto posto (ma ci qualificammo
comunque per la Bermuda Bowl, nella quale raggiungemmo poi la finale a San
Paolo, nel 2009, perdendola dagli USA), ma riprese appunto a Ostenda, prima
dell'ultimo lampo rappresentato dal bronzo di Dublino due anni dopo.
I
protagonisti di quell'epopea sono vari, ma sia per la sua diretta presenza, sia
perché suoi giocatori sono sempre stati presenti, non si può non legarla
principalmente al nome di Maria Teresa Lavazza, la capitana più vincente della
storia azzurra insieme all'imbattibile Carlo Alberto Perroux, creatore e
mentore del mitico Blue Team.
Nascondersi sarebbe ridicolo: i nostri sono tra i principali favoriti della competizione, ed a loro ulteriore vantaggio si può dire che molti degli antichi, e più prestigiosi nemici non sono presenti. Molte nazionali che ci hanno dato filo da torcere in passato sono molto rimaneggiate, e quasi ovunque prive delle loro stelle più brillanti. In parte per problemi interni, e in parte per scelte precise di rinnovamento, ma il fatto rimane. Anche la Francia, recente stella di prima grandezza, ha dovuto smontare la squadra che aveva fatto tanto bene negli ultimi tre anni (è campione in carica) causa i problemi di salute di Quantin, al punto che, non volendo rinunciare a di lui partner Lorenzini, ha rotto un'altra delle due coppie per metterlo insieme a Jerome Rombaut.
In questo scenario, l'avversario probabilmente più temibile è la Svezia, con dei giovani quanto mai pericolosi, e certo merita un occhio di riguardo l'Olanda. Ma difficilmente potrà seriamente impensierirci Monaco, che gioca di fatto in cinque e con uno sponsor, ed anche la Bulgaria spesso pericolosa negli ultimi anni - basta guardare a cosa ha fatto a Lione un anno fa - è in formazione largamente rimaneggiata. Rimangono la Polonia, oggetto abbastanza misterioso nella terza coppia - nota ma non così usa a questi palcoscenici - e sempre tra le più insidiose, e forse l'Inghilterra, ma anch'essa è molto diversa da quella che tanto bene ha fatto nel recente passato. Per il resto, mi riesce difficile vedere all'orizzonte qualcun altro che ci possa dare troppo fastidio.
Per i primi otto posti, validi per la qualificazione alla Bermuda Bowl del prossimo anno, una sorpresa potrebbe venire dalla Grecia, e certo lotteranno la Norvegia, Israele (tornerò poi sul caso della squadra israeliana), l'Irlanda, la Danimarca, e chissà quale altro outsider, difficile da identificare al momento.
Per quanto attinente alla giornata di oggi, i nostri cominciano con il Galles, e poi, nell'unico giorno che presenta quattro incontri, dovranno affrontare il Belgio, la Germania e il Portogallo nell'ordine. L'unico incontro di cartello è il terzo, il quale potrà infatti essere visto su BBO, mentre gli altri sono di difficoltà medio-bassa.
Il terzo turno è quello che vede altri scontri diretti di grande interesse, ed è un peccato che si accumulino tutti nello stesso momento. In particolare, da segnalare Francia-Svezia e Polonia-Olanda.
In contemporanea alle squadre Open iniziano anche le competizioni a coppie riservate alle signore ed ai Seniores. Noi abbiamo Baroni-Paoluzi tra le prime, in un campo di gara durissimo, e due formazioni tra le seconde: Comella-Sabbatini e Mina-Pulga.
In : 54th European Bridge Championships
Tags: bridge