Bridge

 

Cartoline dalla Cina - 5

September 19, 2019

La tempesta – o quasi – che si è abbattuta ieri su Wu Han, e della quale era possibile cogliere i segni già martedì (come vi avevo documentato), ha avuto l’effetto di produrre un evento assai raro in Cina: questa mattina si vedeva il sole, e persino qualche spicchio di cielo azzurro. Come infatti (tristemente) ben noto, da queste parti l’inquinamento atmosferico è tale, per cui nelle mie ventotto visite alzare gli occhi ha costantemente significato trovarsi di fronte una cappa grigia, indipendentemente dalla temperatura. Situazioni atmosferiche come quella di oggi, invece, non mi è capitato di viverle non più di tre o quattro volte, e sempre in seguito a violentissime precipitazioni, e venti robusti.

Purtroppo per noi, una tempesta si è abbattuta anche sui nostri colori, all’interno dell’altrimenti confortevole sede di gara, o almeno una pioggia assai fastidiosa, visto che la giornata è stata da negativa a pessima in tutte e tre i settori che ci vedono impegnati.

Cominciamo dall’Open, che la nostra nazionale ha sì concluso i tre incontri odierni ben sopra media, ma oltre a perdere con USA 1 di misura (18-22), e battere nettamente il non irresistibile Cile (48-14), ha anche superato di poco (29-21), e solo sul filo di lana dopo essere stata in vantaggio per tutto l’incontro, la derelitta Guadalupe,  che viaggiava sotto la media di 3 VP a incontro. Cruciale un grande slam mancato dai nostri (una costante, pare), insieme a sole altre quattro coppie nella competizione, ma anche una serie di decisioni mediocri, che ci hanno portato ad impattare mani che ci avrebbero dovuto invece veder incassare punti. Niente di grave, ancora, ma certo che riavere Agus in campo permetterebbe agli altri di respirare un po’. Oggi siamo attesi da una giornata sopra media, in quanto a difficoltà, dato che ci toccheranno l’Inghilterra, quarta, e poi India e Hong Kong, le quali, pur non essendo tra le migliori, nemmeno si possono considerare degli scendiletto.

Per il resto, non si sono visto ieri particolari sommovimenti tellurici: le prime della classe hanno tutte continuato a marciare all’incirca alla stessa velocità, così che posizioni, e distanze, sono rimaste all’incirca invariate, con l’effetto che USA è sì risalita un pochino in termini di classifica – è ora dodicesima – ma il suo distacco dall’ottava è sempre significativo, pari com’è a 23 VP, e siamo oramai oltre la metà gara. Ecco il totale:


Pessimi, o giù di lì, sono invece stati gli imbiancati, dato che pur avendo piegato la Svezia nel secondo incontro, hanno però perso disastrosamente – in termini numerici e di prestazione – contro l’India nella mattinata (17-68, per un quasi cappotto), e poi significativamente contro USA 2 in serata (14-31). Il totale è ora davvero preoccupante, visto che ci troviamo al diciassettesimo posto, e che l’ottavo lo guardiamo da molto lontano, ben 38 VP più su.

Né ci possiamo aspettare molto dalla giornata odierna, dato che le avversarie che ci attendono non sono troppo malleabili. Si comincia infatti con il Canada, a lungo tra le prime ed ora decimo, poi arriva la Danimarca, addirittura prima della classe, e poi l’Australia, squadra che vanta un gran numero di medaglie negli ultimi anni, e che è però in qualche ambascia al momento (tredicesima). Inutile dirlo: siamo probabilmente all’ultima spiaggia: ora o mai più.

Al di fuori, da notare, e sottolineare, come continuino a marciare a tre cilindri le due squadre a stelle e strisce, ed in particolare la super favorita USA 1. Se infatti la gemella, pur con qualche patema, è sesta, la corazzata si trova invece appena dodicesima, a 20 VP dall’empireo. Altra notizia significativa è la disastrosa prestazione della Polonia, partita male e mai capace di reagire, a dispetto dei molti campionissimi al suo interno (ci sono ben tre ex-campioni del mondo a livello Open!). I baltici sono miseramente diciottesimi, 0,29 VP sotto di noi. Ecco il totale:


Il misto, ora, che ci ha illuso battendo la fortissima Francia per 40-22, prima di sprofondare in classifica causa due sonore sconfitte contro Cina Taipei (38-55) e Svezia (18-35), ovvero certo non due formazioni di primo piano (come ho già avuto modo di dire, gli scandinavi non hanno portato qui nessuno dei quattro campioni d’Europa in carica). Da quello che posso capire, ci sono state un po’ troppe giocate effettuate con sufficienza, ma da qui in poi non ce le potremo più permettere, visto che ci ritroviamo ora tredicesimi, a -17 dall’agognato ottavo posto. La giornata che abbiamo davanti non è certo delle più propizie: prima la Russia, poi USA 1, ed infine la Cina, ovvero tre squadre tutte e tre tra le prime otto. Al meglio, dobbiamo cercare di cavarcela con una prestazione all’incirca in media, per poi riporre le nostre speranze in un bel rush finale.

Niente, o quasi, da annotare altrove: la classifica, sempre condotta dall’Inghilterra, sembra quasi immobile. Eccola:

La stessa cosa si può dire del settore femminile, dove però si segnalano alcuni eventi significativi: sia Giappone, che Norvegia, ieri scivolati un pochino in basso nell’ambito delle prime della classe, hanno ripreso il passo, e definitivamente rientrata è USA 1, ora decima, mentre permane il balbettio della consorella USA 2, quindicesima. Come d’abitudine nella categoria, dove i valori sono nettamente delineati, c’è già un larghissimo solco tra la prima e la seconda parte del ranking, visto che dopo USA 2 a quota 132,88, bisogna scendere di oltre 20 VP prima di trovare la sedicesima, che è Cina Taipei con 112,48. A voi il totale:


Speriamo in un giorno migliore. A domani.


 

Cartoline dalla Cina - 4

September 18, 2019

Per quanto riguarda i colori italiani, si sono visti ieri alti e bassi, ma per fortuna i picchi sono stati maggiori delle valli, anche se la distribuzione dei primi non è stata uniforme.

Nell’Open, i nostri hanno avuto una giornata inizialmente molto positiva, battendo largamente il Bangladesh (“derelitto”, aggiungereste voi, ma gli asiatici erano sopra media prima di incassare un pesante 5-54 contro di noi) – e qui era tutto previsto, e soprattutto prevalendo nettamente sul sempre ...


Continue reading...
 

Cartoline dalla Cina - 3

September 16, 2019

“Un altro giorno è andato, la sua musica ha finito”, canta Francesco Guccini, una musica che qualche volta lascia una eco rimbombante e persistente, e qualche altra, invece, si limita a rumori di sottofondo.

Relativamente al modesto ambito del bridge, almeno, che certo ha poco impatto sui problemi del mondo, la giornata di ieri si colloca ben più vicino alla seconda versione, dato che non si sono visti poi grandi scossoni, né c’è molto da segnalare in casa nostra, se non, come vedrem...


Continue reading...
 

Cartoline da Cina - 2

September 16, 2019

Finalmente il campionato è partito: le prime carte hanno toccato il tavolo, e la grande kermesse, che impegnerà i partecipanti per almeno otto giorni (tre turni di sedici mani al giorno, per un totale di ventitré turni, è quanto aspetta le varie formazioni nell’ambito della fase di qualificazione) ha visto i primi colpi brillanti, e qualche errore madornale, entrambi sempre più visibili grazie alla copertura BBO, assicurata su ben ventiquattro tavoli: uno su quattro.

Nella Bermuda Bow...


Continue reading...
 

Cartoline dalla Cina – 1

September 15, 2019
Due spettacoli cinesi molto belli, ed una lunga teoria di discorsi, hanno accompagnato la squisita cena servita in occasione della cerimonia inaugurale. Piatti cinesi sofisticati e buonissimi, alcuni dei quali a me sconosciuti a dispetto delle mie ventotto visite nel paese, ed il mio amore per la cucina locale. Mi avevano detto che Wu Han è nota per la gastronomia d’eccellenza, ed è stato molto piacevole constatare la veridicità della previsione.
Ma veniamo al bridge giocato, o almeno a q...

Continue reading...
 

Cartoline dalla Cina - 0

September 13, 2019

Oggi iniziano a Wu Han, in Cina (ma no!), i Campionati Mondiali per squadre nazionali (spesso sintetizzati con il titolo della competizione Open: Bermuda Bowl). E’ l’edizione numero 44 della manifestazione- la più prestigiosa del calendario internazionale - anche se, dai sui albori (nel 1950) ad oggi, si è profondamente modificata. Partita infatti come una competizione tra Nord America ed Europa, sulla falsariga di tante altre competizioni sportive, come la Coppa Davis, o l’America’...


Continue reading...
 

Cartoline da Lisboa - 7

March 1, 2019


L'ultimo passo è stato compiuto, le ultime carte hanno toccato i tavoli da gioco, e infine gli ultimi discorsi sono stati pronunciati e l'inno dei vincitori è stato suonato, Si è trattato del "Du gamla", du fria (tu antico, tu libero), ovvero il brano composto dallo svedese Richard Dybeck nel 1844, ed utilizzato allo scopo dal 1890, anche se mai ufficialmente riconosciuto (del resto, il nostro "Canto degli italiani" è stato riconosciuto per legge solo il 25 Ottobre 2017!). Si tratta...

Continue reading...
 

Cartoline da Lisboa - 6

February 28, 2019

Se un divino orologiaio avesse voluto regolare le lancette del campionato in maniera da produrre il finale che ci aspetta oggi, difficilmente avrebbe saputo, e potuto, fare di meglio.

La giornata finale della competizione ci presenta infatti un programma denso di scontri al vertice, come di confronti tra squadre che sono in lotta per gli otto posti validi per un biglietto per la Cina. Basti pensare che - dovesse la classifica rimanere com'è - nell'ultimo parziale si troverebbero di fronte l...


Continue reading...
 

Cartoline da Lisboa - 5

February 27, 2019

In una settimana di "cartoline", non ho ancora avuto modo di parlare anche solo un po' della città che ci ospita, perché, come al solito, immerso nel lavoro dalla mattina alle sei (l'ora nella quale scrivo) alla sera dopo cena, non ho mai modo di vedere niente intorno a me.

Ieri, fortunatamente, ho potuto fare una brevissima eccezione, dato che il presidente della federazione portoghese, Inocencio Araujio - persona squisita e di nascita e madre italiana (e quindi di lingua italiana) - mi ha ...


Continue reading...
 

Round Robin 16 - Italy, Latvia and Bulgaria, Denmark

February 27, 2019
  vs  

  vs 
Click here to read the article

Continue reading...
 

 Madeira Festival

1-11th November 2019