Quella di ieri è stata una giornata piena di emozioni, con diverse conclusioni rocambolesche sia nella fase a KO degli eventi principali, sia nello stesso stadio del Transnational, che celebrava ieri i sedicesimi, e poi gli ottavi di finale.

Per quanto riguarda i primi, è stato addirittura stabilito un record: quello della vittoria con il minor scarto di sempre, andato ad appannaggio, nel misto, della squadra russa, mentre quella rumena stabiliva il medesimo record, ma dalla parte sbagliata.

L’incontro tra le due formazioni - costantemente in equilibrio, ieri, dopo che la Russia aveva rimontato in fretta il deficit accumulato nella prima giornata - si è infatti concluso in perfetta parità, 174-174, ma le nuove regole, in vigore dal 2017, in questi casi prevedono che a vincere sia la squadra che aveva prevalso nello scontro diretto in occasione della fase di qualificazione. E’ così è stato: la Russia aveva infatti prevalso per 17-5.

Di fatto, la regola in questione ha ridotto ai minimi termini quello che si chiama “carry-over”, ovvero un vantaggio assegnato nei KO sulla base delle fasi preliminari, e che nella Bermuda Bowl era (ed è, come abbiamo visto) in vigore fin dalla prima edizione nella quale venne aggiunta una fase ad eliminazione diretta, vale a dire il 1969 (per essere precisi, un KO è esistito anche dalla fondazione al 1957, ma dato che le squadre a disputarsi il titolo erano due, l’utilizzo del termine è improprio). Fino ad allora, infatti, si giocava un girone all’italiana. Nella prima edizione a KO fu l’Italia a vincere in quello che fu l’ultimo atto del Blue Team storico, almeno nella sua striscia consecutiva di vittorie. Infatti, i campionissimi si ritirarono dopo quella competizione, per tornare nel 1972 in occasione delle Olimpiadi di Deauville. Vinsero di nuovo, e dopo chiusero definitivamente baracca (ma qualcuno continuò, come ben noto: Belladonna, Garozzo e Forquet vinsero ancora nel 1973, e nel 1974, ed i primi due si confermarono anche nell’edizione successiva). Allora gli azzurri si ritrovarono contro Cina Taipei, dopo nove edizioni nelle quali erano invece sempre stati gli USA i secondi classificati. Gli asiatici fecero ben magra figura, finendo per soccombere con il più alto distacco mai registrato nella storia: oltre 200 IMP (carry-over incluso, naturalmente!).

Spettacolare è stato anche il match tra USA 1 e Polonia nell’Open: gli statunitensi hanno iniziato a spron battuto,  recuperando tutto l’ampio svantaggio accumulato nella prima giornata già nelle prime quindici mani. Ma quando sembrava che il pendolo, come spesso loro accade, avesse definitivamente preso a risalire verso gli americani, è accaduto qualcosa che ha rotto l’incantesimo. Proprio nella sedicesima mano, l’ultima del quarto tempo, col punteggio parziale sul 38-0, un errore difensivo ha permesso a Buras di portare a casa un impossibile 3 NT grazie ad una “semplice” compressione semplice (non è un bisticcio: “compressione semplice” sta ad indicare una manovra dove le minacce sono naturalmente orientate, e non che sia facile da eseguire: quella lo era). Da quel momento in poi non c’è più stata partita: la Polonia ha vinto agevolmente le ultime due frazioni ed ha finito pipa in bocca.

Non molto da dire nel Senior: dove conduceva largamente l’Olanda sull’Inghilterra, gli inglesi hanno rifilato agli avversari un incredibile 87-8 nel quarto episodio, ed hanno concluso senza sudare, sul 245-168, mentre la Danimarca regolava agevolmente l’India per 224-154. E poco anche nell’altro incontro misto: gli inglesi ci hanno provato, da -63 che erano con due parziali da giocare, ma sono arrivati a -28, cedendo 166-194 a favore di USA 1.

Infine, hanno abbandonato prima del limite entrambe le perdenti nelle semifinali femminili: l’Olanda a favore della Cina (189-112) e l’Inghilterra contro la Svezia (233-138). Altrettanto ha fatto nell’Open la Norvegia a favore dell’Olanda, e questo addirittura con trentadue mani da giocare. I nordici “called it a day” quando il conteggio era arrivato ad un enorme 220-77.

Pronostici: provo a dire Olanda nell’Open, Cina tra le signore, Inghilterra tra i canuti e Russia nel misto, ma in semifinale ci ho preso pochino.

Vi parlerò poi di cibo (ma no!), ma voglio farlo in una cartolina a parte, tanto ho da raccontare. Stay tuned.

再见